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a spasso per i vicoli del Borgo di Cantalice

 

 

Hansel & Gretel, gli ultimi due gattini nati nella colonia ci accompagnano in questo Tour virtuale attraverso il loro mondo. il mondo in cui sono nati e nel quale vivono.....

I vicoli del Borgo Medievale di Cantalice.

 

Le foto utilizzate in questa pagina sono protette da  © Copiright e sono state concesse in uso dall'autore Raoul Kieffer, fotografo professionista che ringraziamo sinceramente. 

Per saperne di piu sui suoi lavori; http://www.raoul-kieffer.net

Cantalice un gioiello di pietra e storia

 

 Il nome del paese deriva da catà ed ilex (presso il leccio), un leccio che era nato su di una roccia dietro la sacrestia della Chiesa di S. Maria delle Grazie. Cantalice nel corso della storia fu al centro di numerose controversie ed ebbe diversi padroni.
Durante il XV e XVI sec. Gli abitanti erano coinvolti in scontri territoriali con i comuni vicini, Poggio Bustone, Rivodutri e Rieti con la quale si alternavano periodi di pace.
Il furto di una scrofa, causa di uno dei tanti conflitti con Rieti, ispirò il poeta spoletino Loreto Vittori che, nel 1662, compose un poema giocoso in ottave intitolato “la troja rapita” imitando la composizione del Tassoni, “La secchia rapita”.
Sulla roccia dalla quale nacque il leccio che ha dato il nome a Cantalice esiste una leggenda che scopriremo insieme tra poco.

La scala che conduce alla chiesa   Madonna della Pace

 

Andrea Fulio Bragoni nel suo «Cantalice descritto ed illustrato» racconta di una chiesa monumentale , tempio della Pace, eretta dai Cantaliciani  a perpetua memoria delle cessate ostilità con la città di Rieti.
Cantalice era l’ultimo paese più a nord del Regno di Napoli , una sorta di Highland del regno e per secoli aveva contrastato le continue invasioni sia delle truppe di Rieti sia dei paesi limitrofi quali Poggio Bustone e Rivodutri spalleggiati dai Reatini.

 

Tra il 1300 e il 1500 le lotte divennero sempre più aspre e, in più di un’occasione, Cantalice dovette fortificare le sue mura per difendere la propria indipendenza.
Un duro attacco fu sferrato intorno al 1570 ma Cantalice riuscì a resistere , a respingere i Reatini e costringerli a firmare la pace.


Il vicerè volle premiare la Cittadina esentandola dal pagamento delle tasse per venticinque anni e consentendo di scrivere nello stemma cittadino la frase «Fortis Cantalice Fides».


Il Bragoni continua la sua narrazione dicendo che «sul piano che si estende a mezzogiorno, detto il Ca-stagneto, dove tanto si era combattuto per risparmiare a Cantalice la signoria di Rieti e del governo dei Papi…», quando fu firmata la pace il Comune volle erigere un tempio che ricordasse la fine delle ostilità e lo si dedicò appunto alla Madonna della Pace.


Ogni anno, l’8 Settembre, c’era la festa municipale che richiamava pellegrini da tutto il circondario.


Ancora oggi la chiesa accoglie i visitatori di Cantalice e  si staglia nell’azzurro del cielo con le sue forme sobrie ed eleganti ricordando che la pace è un valore da difendere per il bene della popolazione di qualsiasi paese in qualunque angolo del mondo..

Scale in Pietra, Portici e Portoni scenario unico per spettacoli cultura, religione  e manifestazioni popolari

 

La maestosa scala in pietra che attraversa tutto il paese in verticale congiunge ad uno ad uno gli antichi portoni, le mura e le case del paese in una magica atmosfera medievale.

 

Molte sono le manifestazioni di carattere culturale che si svolgono tra questi antichi vicoli.  Dal primo luglio al 31 agosto la compagnia teatrale “Gli Amici di Cantalice” propongono commedie in vernacolo per ricordare l’erudito compaesano Giovanni Battista Valentini.
Nel mese di maggio sono dedicate al patrono del paese, San Felice, solenni liturgie e concerti, eseguiti dalla banda musicale “Città di Cantalice”.

 

A queste celebrazioni partecipano le cinque confraternite presenti nel paese, quelle di S. Antonio, della Misericordia, di S. Felice, della Madonna delle Grazie e della Buona Morte; ognuna di esse è preceduta dal proprio priore ed insieme percorrono le vie del paese mostrando i caratteristici costumi dalle lunghe vesti e con i cappucci a righe bianche-azzurre, nere-marroni e rosso cardinale.
La confraternita di S. Felice è la più antica e più grande: conta circa cento persone che si rinnovano da padre in figlio, il costume si differenzia dagli altri poiché è costituito da un semplice saio francescano. Le confraternite a Cantalice hanno un ruolo fondamentale per l’incremento sociale, culturale, economico oltre quello religioso.
Altre feste religiose sono la Madonna della Grandine, S. Liberato e San Felice all’Acqua. Per S. Liberato nel 2000 è stato ripristinato il sentiero dei mulini, un cammino lungo i fossati utilizzati per le macine.

Per S. Felice la prima domenica di settembre, dal 1995, si svolge presso il Santuario la Fiera Mercato, nella quale vengono riaperte le vecchie botteghe per la vendita del buon vino della zona e di altri prodotti locali; la seconda domenica è caratterizzata da una gara podistica che si snoda tra le frazioni di Cantalice per terminare con festeggiamenti.
 

La parte alta del Borgo, quella più antica 

Nella parte sottostante alla Torre del Cassero c'è la parte più antica del borgo. Le mura di alcune abitazioni hanno la veneranda età di oltre 800 anni essendo sorte intorno al 1200.

La continua presenza dell'uomo in secoli di modifiche e ristruttarazioni ha creato suggestivi scorci dove portoni, scale e muri si incastonano in complesse figure rese omogenee dal colore naturale della roccia.

Il paese è caratterizzato da chiese cinquecentesche che si incontrano lungo le serpeggianti

scalinate in pietra. La zona centrale del paese è per lo più adibita a residenza estiva di molte famiglie che hanno scelto questa suggestiva località per acquistare una seconda casa.

Cantalice si affaccia sulla piana di Rieti dominandola dall'alto con una vista sui tre laghi che

ricadono nel suo territorio

 

La Chiesa e le Cerimonie

Una chiesa monumentale del paese è quella dedicata alla Madonna della Pace, edificata nel 1571, in ricordo dell’ultima pace tra Cantalice e Rieti.

La chiesa, recentemente restaurata, è interessante per il settecentesco soffitto a cassettoni e per gli affreschi, di particolare importanza un affresco raffigurante Cristo e Santa Giuliana e la tela settecentesca che rappresenta le “nozze mistiche” di S. Francesco.

Una sapiente conduzione di questa chiesa da parte dell'attuale Parroco di Cantalice, Don Gottardo, prevede numerose manifestazioni culturali e religiose che tengono vive, con l'affetto e l'adesione della popolazione,  secolari tradizioni , riti religiosi e processioni.

Assolutamente da non perdere sono i cori e canti di Natale che si tengono nel mese di Dicembre (Christmas Carol).

Un modo davvero coinvolgente per vivere questa magnifica chiesa che conserva al suo interno un prezioso organo a canne del 700 ancora funzionante.

La celebrazione più importante riguarda la festa del Patrono San Felice da Cantalice dove il santo viene portato in processione con solenni liturgie e concerti, eseguiti dalla banda musicale “Città di Cantalice”. A queste celebrazioni partecipano le cinque confraternite presenti nel paese, quelle di S. Antonio, della Misericordia, di S. Felice, della Madonna delle Grazie e della Buona Morte; ognuna di esse è preceduta dal proprio priore ed insieme percorrono le vie del paese mostrando i caratteristici costumi dalle lunghe vesti e con i cappucci a righe bianche-azzurre, nere-marroni e rosso cardinale.
 

 

Piazza del Ballo la più suggestiva piazza di Cantalice

Piazza del Ballo è semplicemente spettacolare.

Non solo per le sue case appena restaurate da un importante progetto comunale.

Piazza del Ballo è un'incredibile armonia di scale, portoni finestre vicoli archi , portici e sottopassaggi che si affacciano a strapiombo sull'immensa piana reatina dalla quale si ammirano i due laghi di cantalice.

Questa piana  nei tempi antichi era l'invaso dell'enorme Lago Velino che dalle pendici di Cantalice arrivava sino a Greccio avvolgendo l'intera area in un grande bacino d'acqua che includeva al suo interno anche il lontano lago di Piediluco.

E' difficile spiegare la magia che si prova in   sostando su  una delle panchine della piazza  in una fresca nottata estiva tra l'illuminazione dei vicoli e l'immenso cielo stellato che sovrasta l'intero paese.

Cantalice ....una  Magia senza tempo  dove soggiornare . 

Camminando per i vicoli di Cantalice si ha la sensazione di tornare lentamente indietro nel tempo. Gradino dopo gradino ci si addentra in un mondo lontano fatto di possenti mura di pietra, austeri portali e maestose scalinate sulle quali secoli di storia sono trascorsi.

La vegetazione che avvolge alcune delle antiche case sembra rendere ancora piu magica questa atmosfera trasformando la passeggiata in un percorso attraverso un paesaggio magico, incantato sospeso nel tempo come un goccia di medioevo che è arrivata  intatta sino ai nostri giorni.

Nella parte antica del paese e nelle colline limtrofe sorgono numerosi Bed & Breakfast, Agriturismi e case famiglia che permettono a qualsiasi tasca la possibilità di trascorrere una settimana in questa piacevole località.  Una soluzione incantevole per visitare la storia, la natura, la gastronomia di questa piccolo paese dove sopratutto in estate si susseguono numerose inizative.

Tra gli intrattenimenti TOP ricordiamo i Concerti al Chiostro di S. Maria del Popolo (Ex Convento degli Agostiniani), che grazie alla perseveranza della Proloco e del Comune di Cantalice sono giunti alla quinta edizione e vengono frequentati da personaggi illustri della musica classica.

Un'occasione unica di ascoltare concerti di musica classica all'aperto, nelle serate del  mese di agosto, tenuti proprio nel cuore dell'antico borgo medievale in una suggestiva cornice che accompagna il visitatore dalla piazza del paese su per le scale sino al chiostro attraverso suggestivi vicoli illuminati  da  fiaccole in terra.  
 

 

Cantalice Gastronomia e Tartufi

Cantalice è un paese da scoprire anche in un weekend grazie alla sua posizione facilmente raggiungibile e ben collegata.

Rinomata meta Gastronomica per i suoi numerosi   piatti  tradizionali. Qui i golosi possono assaporare le “strengozze”, tagliatelle di farina e acqua condite con sugo di pomodoro o nel ragù di Lepre.

Tale piatto si degusta anche con un evento ad hoc che è denominato appunto "Sagra delle strengozze".

 

Nell’ultima domenica di carnevale Cantalice osserva  la Festa dell’Arcobaleno, nella quale ad ogni frazione viene assegnato un colore e la stessa dovrà munirsi di coccarde e realizzare un dolce in tinta che poi viene degustato dalla comunità.

 

Cantalice è però nota sopratutto  per le sue numerosissime tartufaie dalle quali si estrae il prezioso tartufo nero, il tartufo uncinato e lo scorzone. Un occasione unica per degustare o acquistare il prezioso " Re dei Tagliolini  e delle frittate"

Il Borgo antico e le sue porte con la "Gattarola"

Passeggiando per i numerosi vicoli del Borgo si incontrano spesso antichi portoni come questo dove sono visibili le Gattarole.

Dopo la prima epidemia di Peste Nera che uccise un terzo della popolazione in tutta europa ci vollero quasi altri 200 prima che in europa si comprendesse, nel 1500, la necessità di avere stabilmente dei gatti all'interno di una comunità.

 

Sebbene a quei tempi non vi fossero cognizioni mediche adeguate per identificare  le decine e decine di malattie indotte dai topi, si creò una coscienza popolare che identificava nel ratto qualcosa di nocivo che non si limitava al saccheggio delle scorte di cibo nelle case ma andava ben oltre provocando , attraverso le feci e l'urina, forme di contagio permanente degli alimenti.

 

I gatti iniziarono così ad essere progressivamente reinseriti e fu in quel periodo che comparvero le prime "gattarole" nei portoni di case, stalle e cantine.

Queste aperture rettangolari poste alla base delle porte (erano un vero e proprio invito rivolto ai gatti al fine di permettere loro un libero ed incondizionato accesso all'interno delle case per un controllo demografico dei ratti. 

 

Per saperne di più sulla storia di Cantalice raccontata dai suoi gatti leggi la pagina seguente del sito:

http://gattidelborgo.wix.com/gattidelborgo#!cenni-storici/ccxo

 

Scoprirai la storia di Cantalice dal 1200 ad oggi in un modo davvero originale e divertente.

 

Cantalice ed i suoi percorsi Naturalistici

Cantalice è profondamente immersa in una rigogliosa cornice naturalistica che si estende dalle vette del Terminillo ad oltre 2000 metri,  sino all'area lacustre  che conserva un ambiente incontaminato tanto da costituire una Riserva Naturale, meta d’appassionati della natura e sportivi.
Proprio dai vicoli di Cantalice partono la maggior parte dei percorsi naturalistici che appena fuori del paese si trasformano  in sentieri e sterrate  che coprono un area di oltre 80 Km di  percorsi per Tracking e Mountain bike.

Alcuni di loro , orientati verso i monti a ridosso del terminillo attraversano stupendi castagneti ed antichi faggeti incontrando numerosi rifugi di montagna . I sentieri sono superbi ed attraverso boschi secolari si aprono  di tanto in tanto su vallate mozzafiato con l'incantevole sfondo del Terminillo che sovrasta l'area con la sua mole spesso innevata. Animali al pascolo rendono ancora più suggestive le escursioni.

Nella Riserva Naturale a ridosso dei laghi numerose postazioni naturalistiche offrono agli appassionati di ornitologia la possibilità di osservare grandi quantità di uccelli lacustri e migratori alcuni molto rari e difficilissimi da avvistare in altre regioni dell'italia. La folaga, lo svasso maggiore, la gallinella d'acqua, il tuffetto, la garzetta, la sgarza ciuffetto, il tarabusino, l'airone cenerino e occasionalmente l'airone rosso sono solo alcuni dei moltissimi volatili facilmente avvistabili.

La caratteristica morfologia dei laghi di cantalice ricchi di canneti e ninfee, che nel periodo della fioritura offrono incantevoli scorci fotografici, rende questo abitat perfetto per numerosissime specie animali non solo volatili. Istrici, ricci, volpi cinghiali, nutrie,  donnole, scoiattoli ed altri animali sono facilmente avvistabili passeggiando lungo i sentieri della Riserva Naturale.

Le fotografie più belle si ottengono invece dall'interno di una delle tante casette di avvistamento costruite sulla riva del lago che affacciano proprio su quest'area lacustre lasciando indisturbati gli animali circostanti. Meta ideale per un safari fotografico a due passi da Roma.

 

Cantalice le Frazioni ed il Santuario

Scendendo nella parte bassa del paese s’incontrano la Chiesa della Misericordia e la Chiesa Parrocchiale di S. Maria del Popolo abbellita nella facciata da un portale del 1548; al suo interno ospita i monumenti funebri a Giovanni Battista Valentini e di S. Felice Porri, sull’altare maggiore si nota una tela del XVII sec. Rappresentante l’ultima cena.

Annesso alla chiesa si trova l’ex Convento degli Agostiniani ed il Chiostro, meta di interessanti incontri musicali nel mese di Agosto.

Nella parte inferiore del paese c’è la Chiesa di S. Maria delle Grazie che custodisce al suo interno una statua lignea della Madonna portata in processione il giorno della sua festa, la leggenda vuole che questa statua sia stata ritrovata miracolosamente in una grotta.

Al centro del paese un suggestivo incrocio di archi preannuncia il Palazzo Ramacogi caratterizzato sulla facciata da una loggia cinquecentesca con cinque arcate e da un portale con bugnato; secondo alcune tesi si ritiene che il palazzo fu restaurato dal Vignola.

Da Cantalice si gode uno splendido panorama che si apre sulla piana reatina con i laghi Lungo e Ripasottile, fino alle vette dei monti del Tancia

A Circa 2 Km dal paese sorge il Santuario di S. Felice all’Acqua che prende il nome dalle sorgenti fatte scaturire dal Santo. Il semplice Santuario ospita un dipinto uguale a quello della Chiesa di S. Felice. In epoche passate era meta di pellegrinaggio, perché costituiva una diramazione della Via Francigena; oggi è visitato da fedeli che giungono dall’entroterra reatino.

Circa 1 Km da Cantalice, sorge l’abitato di S. Liberato. Il nome gli deriva dal Santo Patrono, al quale è dedicata la chiesa parrocchiale, antico oratorio successivamente elevato a parrocchia.

Conserva all’interno numerosi e interessanti affreschi, di particolare pregio è quello di probabile scuola giottesca raffigurante la Madonna con il Bambino. Oltre all’organo a canne del 1600, restaurato nel 2005, la chiesa conserva l’urna contenente le reliquie del Santo martire Liberato.

Sulla campana maggiore è incisa un’epigrafe in latino con la dedica alla “Madonna della Grandine”, su di essa si legge anche il luogo e la data della fusione.

 

Cantalice , le origini del nome e la leggenda della pietra miracolosa

Il nome di  Cantalice sembra derivare dall'evoluzione di catà ed ilex (presso il leccio), in relazione al fatto allora accaduto e ritenuto miracoloso che un piccolo leccio nacque improvvisamente dalle fessure di una roccia proprio dietro la sacrestia all'interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie in Cantalice.

Da alcune ricerche storiche molto frammentate, sembrerebbe che tale roccia ritenuta miracolosa per propiziare la fecondità era divenuta nel periodo medievale fonte di devozione profonda tra le popolazioni locali e  fu rimossa dalla sua originale posizione intorno al 1200 per ordine di Papa Innocenzo III, preoccupato dalla devozione definita "troppo pagana" verso questa pietra.

 

Misteriosamente custodita da ignoti per  secoli, alcune fonti indicano che riapparve improvvisamente intorno al 1610 dove si trova tutt'oggi  nei pressi della fontana "Scentella" (visibile lungo la strada tra Cantalice inferiore e Cantalice superiore).

Qui sarebbe  rimasta per ben 4 secoli dimenticata dalla tradizione popolare riuscendo a superare anche i restauri del  1952  che trasformarono questa rudimentale fonte  in fontana,  ampliandola anche con la costruzione di una vasca rettangolare laterale utilizzata come lavatoio dalle genti del paese.

In quel restauro, sembra su indicazione di ignoti,  la pietra venne asportata dal muro a secco di pietre che circondava la sorgente e re incastonata nuovamente vicino alla fontana dove ed è tuttora visibile sul lato destro.

Le sue antiche doti magiche per propiziare la  fecondità saranno ancora oggetto di interesse? Come e da chi questa pietra è stata custodita per secoli ?

Esiste forse una confraternita che nei secoli ha voluto conservare e che tuttora veglia su questo antico simbolo magico dal quale sembra derivare addirittura il nome di Cantalice stessa? ...un mistero che alcuni Uomini ed i Gatti del Borgo di Cantalice custodiscono silenziosamente da secoli. .......

Un Progetto per la Scuola Elementare di Cantalice insieme ad Hansel & Gretel

Ci piacerebbe arricchire i contenuti storici, culturali, sociali, gastronomici, naturalistici e le leggende raccontate in questa pagina con la collaborazione della scuola elementare di Cantalice e dei suoi Insegnanti.

Una ricerca fatta dai ragazzi su ciascuno degli argomenti raccontati da Hansel e Gretel in questa pagina. Una ricerca che nasce da un progetto da avviare  insieme e con il patrocinio del Comune di Cantalice. Un progetto che arricchirà questa sezione del sito con immagini testi, video e tanto altro.

Scriveteci la vostra idea in merito a; gattidelborgo@gmail.com

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